Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IERI.
Apri Voce completa

pag.26


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» IERI.
IERI.
Definiz: Avverb. di tempo. Nel giorno precedente, Nel giorno avanti; e riferiscesi al giorno che precede immediatamente a quello nel quale si parla o si scrive, o si opera checchessia.
Dal lat. heri. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Ier, più oltre cinqu'ore che quest'otta, Mille dugento con sessanta sei Anni compier, che qui la via fu rotta.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 34: Lo scostumato giudice marchigiano, di cui ieri vi novellai, mi trasse di bocca una novella di Calandrino, la quale io era per dirvi. E perciò che ciò che di lui si ragiona non può altro che multiplicar la festa, benchè di lui e de' suoi compagni assai ragionato si sia, ancor pur quella che ieri aveva in animo vi dirò.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 2: Ed è vecchio e gentile uomo; e insino il casa m'è venuto oggi e ieri in persona.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 47: O cavalieri, Questa sanguigna spada è quella stessa Che 'l Signor vostro mi donò pur ieri: Ditegli come in uso oggi l'ho messa.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 43: Quegli armenti e quelle biade Ch'ieri tu ricettasti entro le mura, ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 213: Questa mattina ho rappresentato alla serenissima Granduchessa Vittoria nostra signora quanto da Vostra signoria illustrissima mi fu ieri imposto intorno alla sua partenza verso Pisa.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 79: Che è la manna degli Ebrei A confronto del vin d'ieri? Sciacquatura di bicchieri.
Definiz: § I. E in senso generico, con relazione indeterminata a tempo passato. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 117: E da una gazzerotta addomandata (una bertuccia), Com'ella s'arrecasse volentieri A quella vita tanto tribolata, Rispose, oltr'all'aver provato ieri, Ierlaltro, e l'altro, par che non sia duro Quel che di sopportar è di mestieri.
Definiz: § II. In correlazione di Oggi o di Ora, con intendimento di comparazione o contrapposizione, ovvero coordinato con Ierlaltro, o simili, usasi in senso generico a denotare Tempo prossimo passato. –
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 314: Appena vide April dieciotto volte, Che l'onorate membra Vinte da febre ria statisi sepolte: Ieri fece ondeggiar sangue nemico, Ed oggi muor sua mano.
Esempio: E Chiabr. Rim. 2, 392: Tant'è; questo infelice a freno sciolto Corre alla mazza; ieri si fece un censo, Oggi si piglia a cambio; e così vassi Sull'asino trottando per le fiere.
Definiz: § III. In forza di Sost. masc. Il giorno precedente a quello nel quale si parla o si scrive, o si opera checchessia: e per estensione prendesi genericamente anche per Il passato. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 231: Quel che l'anima nostra preme e 'ngombra, Dianzi, adesso, ier, diman, mattino e sera, Tutti in un punto passeran com'ombra. Non avrà loco fu, sarà, nè era; Ma è solo, in presente, e ora, e oggi ec.
Esempio: Bocc. Lett. 293: E se alcuno (de' vasi pei cibi) ve n'era, di legno, nero e umido, e che sapeva e sudava del grasso di ieri, erano posti innanzi.
Esempio: Ar. Comm. 2, 128: Ah Erofilo, Mal abbia il mio crederti tanto. Passano E gli oggi e gl'ieri tutti; pur non giungono Mai questi vostri domani.
Esempio: Fosc. Poes. C. 188: Quinci il ieri ei vedea, l'oggi e il domani.
Definiz: § IV. Giorno d'ieri, vale quanto il semplice Ieri. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 96: Tre di quei cavalli ebbono tolti Per portar quelle tre che 'l giorno d'ieri Féron sudar le groppe ai tre destrieri.
Definiz: § V. L'altr'ieri, che anche scrivisi congiuntamente L'altrieri, vale lo stesso che Ier l'altro, L'altro giorno: ma più comunemente adoperasi a significare tempo indeterminato; e vale Giorni sono, Ne' giorni addietro. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Di quella vita mi volse costui Che mi va innanzi, l'altr'ier, quando ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 563: Di quella vita.... mi volse costui,... cioè Virgilio..., l'altr'ier; cioè non è molti dì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 40: Venne un fedel del re l'altr'ieri a nui.
Esempio: Grazz. Rim. 39: Ma vo' che tu sent'or certa canzone, Ch'io composi l'altr'ieri.
Esempio: E Ar. Comm. 180: Che dirai tu che quel suo zio, sendomi vicino a casa, e per questo mio conoscente, l'altr'ieri mi venne a favellare, ec.?
Esempio: Tass. Lett. 4, 165: Gasparro Ruspa mi portò l'altr'ieri la Somma di san Tomaso.
Definiz: § VI. Ieri a otto, a quindici, o anche Ieri a un mese, a un anno, e simili, vale Otto, o Quindici, giorni, Un mese, un anno, e simili, avanti al giorno d'ieri; Otto, Quindici, giorni, ec. a computare da quello.
Definiz: § VII. Ier l'altro, e Ieri l'altro, che anche scrivesi congiuntamente Ierlaltro, vale Nel giorno avanti a ieri. E Ier l'altro a otto, o a quindici, vale Otto, o Quindici, giorni fa, da ieri l'altro. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 67: Ieri l'altro ricevei due delle Signorie vostre, de' 3 e 5 del passato.
Definiz: § VIII. Ieri mattina, o Ier mattina, che più comunemente scrivesi congiunto Iermattina, vale La mattina, o Nella mattina, d'ieri, e altresì Ieri verso la mattina. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Mi smarri' in una valle.... Pure ier mattina le volsi le spalle.
Definiz: § IX. Ieri il giorno, vale Il pomeriggio, o Nel pomeriggio, d'ieri, Nelle ore pomeridiane d'ieri.
Definiz: § X. Ier notte, o Ieri notte, che anche scrivesi congiuntamente Iernotte, vale Nella notte, o La notte, d'ieri, Nella notte precedente al giorno d'ieri.
Definiz: § XI. Ieri sera o Ier sera, e anche Ieri a sera, che più comunemente scrivesi congiuto Iersera, vale La sera, o Nella sera, d'ieri, e altresì Ieri verso sera. –
Esempio: Bocc. Dccam. 7, 175: Io mi credeva stamane trovarla nel letto, dove ier sera me l'era paruta vedere andare.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 123: Anderete voi giù al convento, per parlare al padre Cristoforo, come v'ha detto ier sera?
Definiz: § XII. Esser nato, o venuto al mondo, ieri, dicesi familiarmente di persona che si dimostri troppo credula, fiduciosa nell'altrui bontà, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 29: E questo pecorone mi vuol far conoscer le femine, come se io fossi nata ieri.
Esempio: Grazz. Comm. 368: Perdonatemi, padrone, voi sete indietro, e mostrate d'esser venuto pure ieri al mondo: noi semo in una età troppo cattiva.
Definiz: § XIII. Non esser più d'oggi e d'ieri; maniera familiare che vale Non esser più giovane, Cominciare ad esser innanzi con gli anni: comunemente, Non esser più dell'erba d'oggi. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Io mi fermarò un po' qui a sedere in su la pancaccia; chè sono anzi stracco che no, a star tanto ritto, chè non son più d'oggi e d'ieri.
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 232: Quantunque ei porti da qualche tempo in qua il collare colla trina, non è però nè d'oggi nè d'ieri.
Definiz: § XIV. Parere che alcuna cosa fosse, o sia stata, sia avvenuta, e simili, ieri, dicesi familiarmente di cosa della quale, sebbene avvenuta da assai tempo, si conserva, per qualsiasi ragione, memoria viva e profonda; o con più largo significato, usasi a denotare il rapido trascorrere del tempo. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 211: Non ti rimembra che come corrieri Se' in questo mondo pieno di fallire? Morendo veggio par che nascesti ieri.
Esempio: Cas. Pros. 3, 223: Sono stato pur ora lungo spazio alle mani co 'l durissimo Teppolo, il quale in sustanza non è per rimoversi da la sua openione, nella quale è così acerbo come se il caso fosse occorso ieri, e si duole che altri procuri di rinovar le piaghe sue, ec.